Blog Salvatore Puglisi Cosentino su come aprire un’azienda agricola da zero

Nonostante si viva nella società della tecnologia più avanzata, della comunicazione, del progresso e dell’iperconnessione, sono sempre e più numerose le persone che decidono di scegliere la vita di campagna, dedicandosi al lavoro agricolo, alla coltivazione della terra e all’allevamento. Nonostante le figure dell’agricoltore e dell’allevatore richiamino tempi passati ed epoche lontane, questi mestieri non sono esenti dalla trasformazione tecnologica e hanno conosciuto un’importante semplificazione, grazie all’introduzione delle macchine, che agevolano il lavoro nei campi e negli allevamenti. Da passione e volontà di un ritorno all’essenziale, molti trasformano queste attività in un autentico lavoro, dando vita ad una vera e propria azienda agricola. 

SALVATORE PUGLISI COSENTINO

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Dare vita ad un’attività di questo tipo e partire completamente da zero non è facile, ma è possibile. L’importante è avere una profonda volontà di apprendere e di intraprendere un’attività nuova, che però non sempre restituisce i suoi frutti nell’immediato. Infatti, studio, volontà e preparazione non bastano. 

A questo bisogna aggiungere la perseveranza, che aiuti a superare le difficoltà ed eventuali fallimenti che si possono incontrare sul percorso. Per evitare di partire in questa avventura privi di ogni esperienza, prima di aprire un’attività in proprio, si potrebbe pensare ad un periodo di prova presso un’altra azienda agricola, al fine di fare un po’ di esperienza nel campo e prendere dimestichezza nel mestiere. L’inizio potrebbe essere uno stage presso un’impresa agricola esistente, un agriturismo o una fattoria. Lo stipendio sarà basso, ma si avrà l’occasione di imparare sul campo tutto ciò di cui si ha bisogno per aprire una propria attività. Dopo aver accumulato un po’ di esperienza, si potrà pensare ad avviare un’azienda agricola in maniera autonoma. 

C’è da sottolineare come, dal punto di vista burocratico, aprire un’azienda agricola da zero non sia così diverso dal costituire una società tradizionale. I primi step da realizzare sono i seguenti: Aprire una partita Iva; Registrare la nuova attività presso la Camera di Commercio, all’interno del Registro delle Imprese; Aprire una posizione INPS e INAIL. 

Qualora si decida di effettuare anche la vendita diretta dei prodotti agricoli, sarà necessario richiedere un permesso ASL, dunque entrare in possesso di  un’autorizzazione sanitaria. Tra i requisiti indispensabili per aprire un’azienda agricola, c’è anche il bisogno di conseguire il titolo di IAP (Imprenditore Agricolo Professionale), riconosciuto dalla Regione. Per entrarvi in possesso è necessario: 1. Comprovate conoscenze e competenze agricole, dimostrate attraverso il possesso di un diploma o di una laurea in agraria, oppure da un’esperienza nel settore di almeno 3 anni, o dalla partecipazione a corsi regionali; 2. Dimostrare che l’attività agricola occupi almeno il 50% del lavoro svolto e almeno il 50% del reddito; 3. Iscrizione alla gestione previdenziale agricoltura. Si potrà conseguire il titolo IAP anche avanzando istanza di richiesta presso gli Uffici della Provincia. Inoltre, non c’è l’obbligo di avere tutti i requisiti al momento della presentazione della domanda, poiché possono essere conseguiti entro i due anni successivi. 

Una volta entrati in possesso del titolo IAP, si può iniziare a progettare l’attività agricola e decidere quali caratteristiche dovrà possedere. 

In particolare, sarà necessario: 

1. Decidere la grandezza dell’azienda; 

2. Capire quanto personale sarà necessario avere a disposizione; 

3. Reperire un terreno adeguato; 

4. Analizzare il mercato e la concorrenza, effettuare una stima dei redditi futuri, una selezione dei canali di distribuzione su cui fare riferimento; 3. Consultare la normativa nel settore. I costi previsti per aprire un’azienda agricola non sono superiori a quelli necessari per iniziare un altro tipo di attività e, in breve, possono essere così sintetizzati: 

>>> la spesa per il commercialista, che varia dai 500€ ai 1500€ all’anno; 

>>> I contributi INPS, circa 3000€ annui; 

>>> Le spese per gli impianti e per i macchinari, che variano in base al tipo di attività che si intende avviare; 

>>> Le tasse, con il vantaggio che il settore agricolo gode di agevolazioni e benefici importanti. L’imprenditore agricolo può contare su importanti agevolazioni che possono ridurre, anche in modo rilevante, i costi iniziali. I contributi variano di volta in volta, ma possono variare a seconda del periodo e dell’ente erogatore. 

ALFIO PUGLISI COSENTINO

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SALVATORE PUGLISI COSENTINO

SALVATORE PUGLISI COSENTINO

SALVATORE PUGLISI COSENTINO

SALVATORE PUGLISI COSENTINO

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Proprio per questo motivo sarà necessario controllare periodicamente:  Coldiretti sezione giovani, in cui sarà possibile reperire i bandi per contributi a fondo perduto e richiedere la consulenza di un imprenditore della zona;  Confagricoltura, che organizza spesso incontri formativi per i nuovi imprenditori e offre assistenza sulle modalità di partecipazione ai bandi;  Commissione europea, che mette spesso a disposizione bandi, iniziative a agevolazioni per le imprese agricole del Sud, per i giovani e per l’imprenditoria femminile; Il sito della Regione, dove trovare bandi di sostegno all’attività.

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