Ecco come Firefox 95 aumenta la sicurezza con RLBox

Dopo un aggiornamento dietro l’altro, è arrivato finalmente il momento di affrontare di nuovo il discorso sulle nuove funzioni che riguardano uno dei più famosi browser del Web. In questo caso, parliamo pure di Firefox – arrivato alla sua versione 95. Questa versione ha qualcosa in particolare che è stata aggiunta, ed è al funzione chiamata RLBox. Ma di cosa parla esattamente questa funzione, e perché è conveniente averlo a disposizione nel proprio browser?

La sicurezza è molto importante sulla rete, ed ogni browser deve trovare il suo modo per prevenire qualsiasi minaccia per gli utenti. Chrome ad esempio utilizza un database comune d’indirizzi segnalati, così come anche un suo motore interno per gestire alcune delle problematiche più comuni. Firefox ha invece deciso d’inserire qualcosa chiamata RLBox, il quale è un sistema di Sandbox.

Le metodologie di Sandboxing non sono per nulla rare al giorno d’oggi. Sia Edge che Chrome ad esempio usano un Sandbox interno per migliorare la sicurezza in generale. Questo metodo permette di sfruttare quel che è in generale un “recinto” interno nel quale isolare i programmi che vengono identificati come non sicuri. All’interno di questo spazio, viene eseguito il contenuto del programma. Se questo si rivela come dannoso, viene rimosso immediatamente dalla memoria.

Ma ogni sistema può essere raggirato, e così anche i sistemi di Sandboxing. Per questo vi è questa funzione specifica in Firefox al giorno d’oggi: RLBox non è solo un normale Sandbox, ma è anche un sistema per analizzare diverse tipologie di codice in maniera distinta e separata. Quando viene rilevato del codice sconosciuto, quel pezzo viene isolato. Questo rende il Sandbox molto efficiente, visto che in questo modo non è possibile usare trucchi (almeno fra i più conosciuti) che permettono ai programmi d’ingannare il browser. Inoltre, questo sistema è piuttosto compatibile con un po’ tutti i sistemi in uso in questo momento nelle nostre case e nelle aziende: l’uso che ne ha nella memoria è piuttosto irrisorio, e di certo Firefox non è conosciuto per essere un browser molto “assetato” di RAM come Chrome o altri esempi più famosi.

Questa funzione, ha dichiarato Mozilla, non sarà esclusiva solo a Firefox. La compagnia infatti spera un giorno d’introdurla anche nella stessa meccanica in altri browser che al momento sfruttano ancora un sandbox semplice. Perciò nulla esclude che in futuro, RLBox giungerà anche su altri programmi.