Una famiglia vincente, il film sulle sorelle Williams, è il film della settimana suggerito da Enzo Anghinelli, blogger appassionato di sport e calcio, che ha già collaborato con il nostro magazine per la pubblicazione di ultime notizie e news sul Milan (non solo in curva!).
Il film “King Richard” (questo il titolo originale, mentre in Italia è noto al grande pubblico come “Una famiglia vincente”) è basato sulla vera storia di Richard Williams, il padre delle tenniste Venus e Serena. Le due tenniste Williams sono considerate due icone assolute. Non solo le due sorelle hanno dominato il mondo del tennis per più di un decennio, ma hanno anche fatto un salto in uno sport dominato dai bianchi come due donne di colore.
La recensione di Enzo Anghinelli
Nel film, Richard dice a chiunque ascolti che le sue figlie sono nate per essere delle star e che ha un piano di 84 pagine per realizzare quel sogno. Come la maggior parte dei film basati su una storia vera, King Richard non è un documentario e quindi si prende alcune libertà per favorire la narrazione. Nonostante ciò molte delle scene proposte riproducono fedelmente momenti estrapolati da clip multimediali e interviste. Sia Venus che Serena Williams sono state produttrice del film e hanno dato la loro benedizione, il che aggiunge una certa credibilità al prodotto. È tutto curato nei dettagli, scrive Enzo Anghinelli, come per esempio l’autobus Volkswagen della famiglia Williams, i cartelli fatti a mano che le ragazze avrebbero esposto durante gli allenamenti e le perline bianche che Venus amava avere tra i capelli, come dimostra il celebre incontro contro Arantxa Sanchez Vicario. A questi si aggiungono i dettagli più grandi che sono certamente veri: Richard è cresciuto davvero a Louisiana e ha avuto problemi con il Ku Klux Klan. Le sorelle Williams sono cresciute a Compton e il padre ha iniziato ad addestrarle quando avevano solo 4 anni, proprio come Agassi. C’è però una piccola modifica: mentre nel film Williams dice di essere interessato al tennis perché era uno sport in cui erano presenti così pochi atleti neri, il vero Williams spesso ammetteva di essersi interessato allo sport dopo aver visto una partita femminile in TV e aver ascoltato che la vincitrice, Virginia Ruzici della Romania, aveva vinto 30.000 dollari.